Mercato immobiliare e Covid-19: impatto su preferenze dei consumatori e prezzi

Il mercato immobiliare, dopo la pandemia Covid-19, sta attraversando un momento positivo, secondo le rilevazioni dell'Agenzia delle Entrate. Infatti, nel primo trimestre del 2021 si è registrato un incremento delle compravendite ad uso residenziale pari a circa il 39% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli addetti ai lavori hanno accolto favorevolmente questi dati e sono molto ottimisti per i mesi futuri, ipotizzando un trend in continua crescita.

La situazione attuale del mercato immobiliare

Dai dati ufficiali resi noti dall'Agenzia delle Entrate, è emerso che dopo la pandemia Covid-19 si è registrata una corsa all'acquisto della casa, non soltanto nei grandi centri, ma anche nelle piccole città di provincia. Questa tendenza è stata analizzata da esperti del settore immobiliare, i quali hanno riscontrato che, dopo la pandemia, si è incrementato il lavoro da casa (smart working) e quindi sono variate alcune abitudini delle persone.

Infatti, per lavorare da casa, alcune persone hanno acquistato appartamenti in zone rurali, lontano dai centri affollati e caotici, oppure si sono insediate in zone periferiche tranquille, dove hanno investito per acquistare una casa più grande. Proprio dopo la pandemia, si è registrato un incremento di vendite di case piuttosto grandi, in quanto le persone che lavorano in modalità smart working, hanno necessità di ulteriori spazi domestici da adibire a ufficio, ma hanno anche bisogno di maggior spazio per attività ludiche.

Queste tendenze si sono registrate sia in Italia che all'estero e, infatti, in una grande città come Milano è risultato che prima della pandemia le persone erano alla ricerca di abitazioni di dimensioni ridotte per ridurre i costi di energia e altri connessi all'ampiezza dell'appartamento, mentre dopo la pandemia la tendenza si è invertita e le persone cercano case grandi. Inoltre, sono cambiate anche le zone di ricerca, privilegiando la periferia piuttosto che le aree centrali della città. Quindi, la pandemia ha rappresentato un punto di rottura con il passato anche per le abitudini delle persone, relativamente al mercato immobiliare, ma non solo.

Un altro interessante dato che è emerso da alcune autorevoli ricerche riguarda il fenomeno del risparmio che, dopo la pandemia, si è incrementato notevolmente rispetto al recente passato. Le principali cause sono da ricercarsi nel senso di insicurezza e di cambiamento a livello strutturale che il Covid-19 ha generato nelle persone, indirizzandole verso la sicurezza che offrono il risparmio e l'acquisto della casa dove investire i propri risparmi. Un incremento delle compravendite dovuto anche al favorevole assetto dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito ai mutui per l'acquisto della prima casa.

Quale futuro per il mercato immobiliare

Gli esperti del settore immobiliare hanno analizzato la situazione attuale riscontrando che, dopo la profonda recessione degli ultimi anni, all'inizio del 2021 si è registrato un trend molto positivo che dovrebbe incrementarsi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi. Inoltre, prevedono che il mercato nei prossimi due anni dovrebbe tornare ai livello pre-Covid.

Questa forte ripresa del mercato immobiliare rientra in un contesto di generale miglioramento economico che fa prevedere una crescita del PIL, con stime per i prossimi tre anni molto favorevoli. Anche i dati delle compravendite di case sono molto positivi: nel 2020 soltanto 2,5 milioni di famiglie erano intenzionate a comprare casa, mentre nel 2021 saranno 3,3 milioni. Con tali numeri si può certamente essere ottimisti per il futuro prossimo del mercato immobiliare, ma è sempre importante verificare la tenuta della domanda nel medio periodo. Un altro aspetto fondamentale da tenere sotto controllo è il credito, in quanto la maggior parte delle persone per acquistare una casa si rivolgono al finanziamento bancario e continueranno a farlo anche in futuro.

Di conseguenza, è necessario che le banche siano sempre aggiornate, in modo da offrire mutui a tassi agevolati, per favorire i richiedenti. Quindi, per garantire una continuità nella concessione di credito, le banche dovranno adeguare gli strumenti di finanziamento in loro possesso alle esigenze delle famiglie, tenendo conto della capacità reddituale delle stesse.

I prezzi attuali nel mercato immobiliare

I dati del mese di giugno 2021, messi a disposizione da www.wikicasa.it, sui prezzi per gli immobili hanno evidenziato variazioni piuttosto significative da una Regione all'altra, con un picco in Trentino Alto Adige (€ 2.783 al metro quadro), mentre il prezzo più basso per acquistare un immobile è quello registrato in Calabria (€ 929 al metro quadro). Invece, per quanto riguarda i prezzi degli affitti, il più alto è quello della Lombardia, con € 14,20 al mese per metro quadro. All'ultimo posto si posiziona sempre la Calabria, con prezzi medi di circa € 5,40 al metro quadro.

Riferendosi a giugno 2021, per gli immobili a uso residenziale in vendita, si è riscontrato un incremento di circa il 2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con forti oscillazioni in base alle diverse Regioni. Invece, per gli affitti, la media è di circa € 11,30 al mese per metro quadro, con un aumento del 1,80% rispetto a giugno 2020.

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