Il Bonus Ristrutturazioni è una detrazione IRPEF prevista per gli interventi su immobili residenziali e relative pertinenze (come garage o cantine).
- Spesa massima agevolabile: 96.000 euro per unità immobiliare.
- La detrazione si ripartisce in 10 rate annuali di pari importo.
Questa agevolazione copre interventi di:
- ristrutturazione edilizia,
- manutenzione straordinaria,
- restauro e risanamento conservativo.
Aliquote 2025 – 2027: cosa cambia
Anno 2025
- 50% di detrazione per l’abitazione principale (prima casa).
- 36% per seconde case o altri immobili.
Anni 2026 – 2027
- 36% per la prima casa.
- 30% per le altre tipologie di immobili.
La detrazione è valida per le spese sostenute dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.
Chi può usufruire della detrazione
La detrazione spetta ai contribuenti soggetti all’IRPEF che sostengono le spese, tra cui:
- proprietari o nudi proprietari,
- titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie),
- inquilini e comodatari,
- familiari conviventi o conviventi more uxorio,
- condomini per gli interventi sulle parti comuni.
Solo i proprietari o chi ha un diritto reale e risiede nell’immobile possono beneficiare della detrazione al 50%. Inquilini, comodatari e conviventi usufruiscono della detrazione al 36%, anche se si tratta della loro abitazione principale.
Interventi ammessi
Sono ammessi al Bonus Ristrutturazioni:
- sostituzione di serramenti e infissi,
- rifacimento di scale e rampe,
- trasformazione di soffitte e mansarde,
- installazione di ascensori e montacarichi,
- interventi antisismici o per l’eliminazione delle barriere architettoniche,
- cablaggi, opere per il risparmio energetico, bonifiche.
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono esclusi per le singole unità abitative, ma ammessi se effettuati su parti comuni condominiali.
Se l’intervento comporta un miglioramento energetico, è obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Pagamenti e documentazione da conservare
Per accedere all’agevolazione, è necessario:
- Effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, indicando:
- causale specifica della detrazione,
- codice fiscale del beneficiario,
- partita IVA o codice fiscale dell’impresa esecutrice.
- Conservare tutta la documentazione utile:
- fatture e ricevute dei pagamenti,
- ricevute dei bonifici,
- titoli abilitativi edilizi (SCIA, CILA, permessi),
- documentazione condominiale in caso di lavori su parti comuni,
- dichiarazione di consenso da parte del proprietario, se i lavori sono eseguiti da inquilini o comodatari.
- Inviare, se richiesto, la comunicazione preventiva all’ASL, in base alla normativa sulla sicurezza del cantiere.
- In caso di lavori che comportano risparmio energetico, è obbligatorio trasmettere i dati all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Opzione “sconto in fattura” o “cessione del credito”
In alternativa alla detrazione IRPEF in 10 anni, era possibile scegliere:
- lo sconto in fattura, applicato direttamente dal fornitore,
- la cessione del credito a terzi (banche, assicurazioni, imprese).
Tuttavia, dal 17 febbraio 2023 queste opzioni non sono più consentite per gli interventi rientranti nel Bonus Ristrutturazioni, salvo rare eccezioni.
Punti di attenzione e novità
- Dal 2025, non saranno più ammesse al bonus le caldaie a gas: solo generatori alimentati da fonti non fossili saranno inclusi.
- Per accedere alla detrazione al 50%, è fondamentale che l’immobile sia prima casa e che il contribuente vi abbia la residenza.
- La detrazione si riduce progressivamente negli anni: nel 2026 e 2027 le percentuali scendono.
Per approfondimenti
www.agevolazioni.org
[email protected]